Fisco, arriva la nuova "stretta" con un algoritmo: ecco chi rischia
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Direttore: Alessandro Plateroti

Fisco, arriva la nuova “stretta” con un algoritmo: ecco chi rischia

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Nuova stretta del Fisco che adotta un nuovo algoritmo che usa l’intelligenza artificiale per i controlli: ecco chi rischia.

Il Fisco ha recentemente introdotto un nuovo algoritmo basato sull’intelligenza artificiale per intensificare i controlli fiscali.

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Questo nuovo approccio, disciplinato dal Dlgs n. 13/2024, punta a identificare automaticamente le dichiarazioni dei redditi e dell’Iva che presentano anomalie o rischi. Ecco chi rischia.

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Come funziona il nuovo algoritmo di controllo del Fisco

Il sistema sviluppato – come riportato da Qui Finanza – si basa sull’analisi di determinati “fattori di rischio” per individuare irregolarità nei dati dei contribuenti.

Ad esempio, il nuovo algoritmo è in grado di rilevare discrepanze tra il reddito dichiarato e le spese effettive, spesso indicatore di un tenore di vita superiore rispetto ai redditi comunicati.

Questo tipo di incoerenze è particolarmente frequente tra i lavoratori autonomi e i professionisti, che non sempre dispongono di una contabilità dettagliata o di documentazione fiscale aggiornata, risultando quindi soggetti particolarmente vulnerabili a questo tipo di controlli.

Un altro elemento chiave che può innescare verifiche automatizzate è la presenza di anomalie nel settore in cui opera il contribuente. Alcuni settori, come il commercio, il turismo e i servizi, sono notoriamente considerati a rischio di evasione.

Anche l’Iva viene scrutata con attenzione. Eventuali incoerenze tra le dichiarazioni Iva e gli importi dichiarati in altre sezioni della dichiarazione fiscale possono portare a un controllo approfondito, poiché l’algoritmo è in grado di rilevare schemi di evasione o pagamenti irregolari.

I vantaggi e i rischi della digitalizzazione fiscale

L’introduzione di algoritmi predittivi per il controllo fiscale offre numerosi vantaggi. Tra questi, la capacità di analizzare automaticamente un’enorme quantità di dati consente di individuare irregolarità in modo più preciso e rapido.

Questo sistema permette non solo di velocizzare i controlli, ma anche di ridurre il margine di errore umano, rendendo più fluida e organizzata l’attività di monitoraggio da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza.

Tuttavia, la maggiore automazione introduce anche nuove sfide per i contribuenti. Con l’uso di algoritmi avanzati, aumenta il rischio di essere selezionati per un controllo anche in caso di errori marginali o incongruenze non intenzionali.

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ultimo aggiornamento: 7 Novembre 2024 17:32

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